lunedì 29 giugno 2009

PAROLE DI SILENZIO

...
Un labirinto di libri e scaffali polverosi.
Nascosto, nel cuore profondo della città, tra le sue viscere umide e scure.
È il Cimitero dei Libri Dimenticati.
Un luogo leggendario e magico, dove pagine dense e pericolose riposano al riparo da occhi troppo stupidi.
I dorsi invecchiati sono ricoperti di polvere.
Come si fa a scegliere un libro, uno soltanto?
Acrobazie.
Lancio i miei fili da un ripiano all’altro.
Voglio tessere la mia tela qui, in questo paradiso di polvere e parole scritte con il sangue dell’anima.
Lettere invisibili vergate a fuoco.
E spazi infiniti, tra vertigini e cunicoli, in cui infilarmi.
Perché io sono il ragno.
Sono il ragno che intrappola i tuoi sogni.
Sono lo scarto che inquina il tuo cielo. Il refuso, lo zero.
Sono l’angelo autistico che non ascolta le tue arroganti preghiere,
sono la strada perduta tra le rovine più nere.
Sono il grumo di polvere che intossica l’ingranaggio,
la vertigine del vuoto, il ladro del tuo coraggio.
Sono il rimorso trafitto da un dardo di luna,
sono il mare che cancella le tue tracce sulla sabbia, una ad una.
Perché io sono il ragno,
il ragno immaginario che inquina le tue paure.
E stanotte, nel buio del labirinto, voglio scegliere - impossibile - un libro, uno solo.
Per poterlo divorare.
E nutrirmi di storie, e della tua storia.

1 commento:

Unknown ha detto...

sono riuscita a ri_trovare il sito...non son brava a commentare....scriverò cavolate. ma almeno lascio un impressione notturna e sonnambula per te!!
Sai si dice che i ragni portino anche guadagno. Caro ragno, buone ricerche!
Penso che ogniuno abbia una storia da raccontare... e che quella di ogniuno di noi fatta dal caso dalle lacrime, dalle spade sul cuore e sulla pelle... i nostri segni belli e marci siano le storie più grandi...più belle dei libri, ma non ci sono solo quelle.. Quante cose da guardare tanto che se le pensi tutte ti perdi come un bimbo che guarda una girandola...
riempire i deserti... cercando dentro- fuori. Sempre e solo riempire i deserti...per avere sempre un po di h2o per poter parlare...per poter chiamare...
e fermarsi ed aspettare di sentire il suono che ti dice di partire...ancora a immaginare a realizzare...E ringraziare questa ricerca che fa crescere un albero al centro del nulla...


un abbraccio in una bolla...