È ufficiale: gli Stati Uniti d'Europa non hanno nulla a che fare con la democrazia. Il 2 febbraio 2012 è stata firmata dagli stati membri la nuova versione del MES, il Meccanismo Europeo di Stabilità.
Cos'è il MES, e perché nessuno ne parla?
Il MES è l'arma con cui le grandi potenze economiche e finanziarie che hanno conquistato l'Europa compiranno, indisturbate, nuove rapine nel corso dei prossimi anni. Ai danni dei semplici cittadini dell'Euro-zona, naturalmente.
Ufficialmente, il MES è un fondo di salvataggio, con il compito di erogare prestiti ai Paesi incapaci di ripianare da soli i loro debiti internazionali. Dietro questa maschera dipinta di solidarietà a grossa grana, si nasconde in realtà un organismo fortemente elitario e antidemocratico.
Queste sono le prove, contenute nel documento ufficiale scaricabile da qui:
http://www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/ecofin/127788.pdf
Dunque, ricapitolando:
- l'articolo 8 stabilisce che il capitale sociale di partenza del MES ammonterà a 700 miliardi di euro
- l'articolo 10 stabilisce che l'articolo 8 può essere modificato dal consiglio dei governatori, che potranno innalzare senza limiti la cifra
- l'articolo 9, come se non bastasse, consente al consiglio dei governatori di esigere dagli Stati membri il pagamento del capitale non ancora versato, in tempi strettissimi (anche 7 giorni).
Ma le democrazie si opporranno, si potrebbe pensare.
Sbagliato. Perché, una volta ratificato il trattato, il MES è diventato un organismo "super-partes", su cui i parlamenti nazionali non hanno alcun diritto di veto.
Ecco la tabella riassuntiva che illustra quanto e in che percentuale ciascuno Stato contribuirà a rimpinguare le casse del MES:
Stato membro dell'ESM | Percentuale di | Sottoscrizione di capitale |
Germania | 27.1464 | 190,024,800,000 |
Francia | 20.3859 | 142,701,300,000 |
Italia | 17.9137 | 125,395,900,000 |
Spagna | 11.9037 | 83,325,900,000 |
Olanda | 5.717 | 40,019,000,000 |
Belgio | 3.4771 | 24,339,700,000 |
Grecia | 2.8167 | 19,716,900,000 |
Austria | 2.7834 | 19,483,800,000 |
Portogallo | 2.5092 | 17,564,400,000 |
Finlandia | 1.7974 | 12,581,800,000 |
Irlanda | 1.5922 | 11,145,400,000 |
Slovacchia | 0.824 | 5,768,000,000 |
Slovenia | 0.4276 | 2,993,200,000 |
Lussemburgo | 0.2504 | 1,752,800,000 |
Cipro | 0.1962 | 1,373,400,000 |
Estonia | 0.186 | 1,302,000,000 |
Malta | 0.0731 | 511,700,000 |
L'Italia è il terzo contribuente, con la percentuale del 17,9137%: contribuiremo perciò al MES con la quota di 125.395.900.000 €, cioè oltre 125 miliardi. 80 dei 700 miliardi andranno ripianati entro 5 anni. Dunque, calcolando la percentuale, in 5 anni l'Italia dovrà sborsare 14,33 miliardi, ovvero 2,86 miliardi all'anno. Sperando sempre nella clemenza dei governatori, che all'improvviso, e senza dover mai rendere conto a nessuno, potranno aumentare a loro insindacabile giudizio le quote.
È questo il motivo per cui è stata costruita l'Unione Europea?
Chi ha voluto l'unificazione economica dell'Europa?
Chi ha creato il debito, e perché dovremmo pagarlo noi semplici e onesti cittadini?
La crisi economica di questi anni è solo un caso oppure è una situazione cercata e voluta dai grandi gruppi di potere?
Solo creando una crisi le istituzioni più forti possono poi proporsi di risolverla, intervenendo dall'alto, come fossero una sorta di deus ex machina. E apparendo anche come presenze salvifiche, quando in realtà non fanno altro che curare e sistemare i propri interessi. D'altronde, il Fondo Monetario Internazionale ha costruito le proprie fortune su questo abuso di potere.
Facciamo un ipotetico esempio: siamo la Repubblica dei Fichi Secchi, e non siamo particolarmente svegli e produttivi. Così, un po' per pigrizia, preferiamo importare dall'estero prodotti migliori e più economici dei nostri. Ma in questo modo il debito estero aumenta e la nostra produttività diminuisce. Se avessimo una nostra moneta, potremmo svalutarla, col risultato di riequilibrare un po' la situazione: se i prodotti esteri iniziano a costare di più, ci diamo una mossa e innalziamo la produttiva, magari spingendo anche i nostri prodotti per l'esportazione. Ma non abbiamo una nostra moneta, facciamo parte di €urolandia! E così, come se avessimo un tasso di cambio bloccato, non riusciamo più a ripianare il debito estero: e i soldi del fondo salva-stati che generosamente €urolandia ci concede non fanno che peggiorare la nostra situazione, perché sul lungo termine ci costringono a pagare interessi altissimi, rendendoci loro schiavi.
Questo spiega perché il MES sia in realtà un colpo di Stato effettuato in 17 Paesi contemporaneamente.
Un ulteriore aspetto da approfondire è la composizione del consiglio dei governatori del MES.
Questi sono i suoi componenti:
- 17 ministri delle Finanze, uno per ciascuno Stato (e per l'Italia chi poteva esserci, se non Mario Monti?)
- 3 "osservatori", che più che osservare hanno il compito di "indirizzare":
il membro della Commissione Europea responsabile per gli Affari economici e monetari,
il Presidente dell’Eurogruppo (un club informale di questi 17 ministri delle Finanze)
e il Presidente della Banca Centrale Europea. 3 "osservatori" tutt'altro che neutrali che, con il loro "carisma", possono tranquillamente spingere il consiglio in una direzione o nell'altra.
Al MES, almeno per il momento, è richiesto di deliberare all'unanimità. In realtà, la faccenda è più complicata. L'importante è che non ci siano voti contrari. E una decisione è valida anche se non tutti i 17 ministri sono presenti: infatti ogni ministro rappresenta un numero di voti che corrisponde alla percentuale sottoscritta dal suo Paese. E quando sono presenti due terzi dei ministri, i quali a loro volta raggiungano i due tersi dei voti totali, le decisioni sono da ritenersi valide. In futuro, per impedire che qualche eventuale e coraggioso ministro delle Finanze di un piccolo Paese voglia fare il guastafeste e ribellarsi, il criterio dell'unanimità potrebbe essere modificato. E a quel punto basterebbe che i primi 4 contribuenti fossero d'accordo per togliere agli altri qualsiasi potere.
La dittatura della finanza è veramente alle porte.
Ed è destinata a rimanere impunita, perché ciascun membro del consiglio dei governatori ha diritto ad un'immunità totale, e non deve rispondere delle sue azioni a nessun parlamento, istituzione e tantomeno magistratura.
Se perfino Tremonti, che al tavolo dei grandi finanzieri si è comunque seduto, arriva a parlare di "nazismo bianco" c'è davvero di che preoccuparsi.