lunedì 31 gennaio 2011

FARFALLE IN AVARIA


Il mio nome è Myriam.

E vomito rabbia.

Come sarebbe a dire. "Per cosa?". Come fate a non rabbrividire davanti allo specchio? Forse vi dimenticate di tutte le vostre creature mostruose nascoste sotto quel sottile strato di vetro: demoni iridescenti, fantasmi ululanti, virus silenziosi...

Ma io non dimentico. 

E continuo a sputare indignazione, e a vomitare rabbia.

Per queste lacrime salate, inutili e incomprese.

Per le vostre repubbliche democratiche fondate sulle menzogne.

Per i missili che partono dai vostri occhi indifferenti.

Per le portaerei da cui decollano solo insulti.

Per i vostri amori guasti.

Per le mani curate e nascoste nelle tasche dei vostri vestiti sfavillanti.

Per le preghiere ad un Dio in cui non credete.

Per i crocefissi a testa in giù appesi come Mussolini alle pareti dei vostri armadi.

Per i fallimenti custoditi gelosamente nei bunker delle vostre banche assassine.

Per i vostri sogni in blackout.

Per i vostri pavidi modelli di eroi.

Il mio nome è Myriam. Ho la pelle nera e bianca, gialla e olivastra.

Sono intrappolata dentro i vostri specchi.

Ma non smetto di vomitarvi addosso la mia rabbia. 

Quando contemplate i vostri romantici tramonti di colore fosforescente-inquinamento.

Quando usate l'eye liner per andare in guerra. quando dipingete le vostre facce con i colori dell'ipocrisia.

Quando non potete proprio mancare al ballo mascherato del potere.

Quando sbagliate la mira.

Quando le colpe vi esplodono addosso.

Quando respirate a pieni polmoni le nubi tossiche del vostro benessere.

Quando riempite di merda le vostre ali.

Il mio nome è Myriam. 

E sono dentro di voi, a vomitare nel vuoto la mia rabbia.