lunedì 15 marzo 2010

PSYCHO SONG


Brucia il silenzio.
Parole che sbandano in curva su sogni ghiacciati, e si frantumano in schegge di rabbia acuminate.
E ti rialzerai, riaprirai le saracinesche dei tuoi occhi caldi e metallizzati.
E di nuovo farai finta che non sia successo nulla, ti lascerai dietro catastrofi interiori marchiate da un copyright che non riconosci.
Fino a quando lo stupore ti assalterà.
E di nuovo comincerai a correre dentro la notte dei tuoi sogni.
Ti farai male, lo sai, ma non hai scelta.
Una favola notturna che striscia dentro le lenzuola.
E il respiro diventa desiderio, tra le gocce di paranoie infinite che colano dai tuoi sbagli.
Io sarò il tuo dolce demone di sangue incandescente.
Corri, inseguimi e fatti rapire, proviamo a perderci dentro, ogni goccia di veleno si disinnesca se proviamo a danzare sopra le note di una chitarra distorta, la nostra verità ci esplode addosso, ci spacca la testa, un volo fragile in un inferno di fiori recisi tra vento e grandine, sole e cenere, come farfalle di fuoco che galleggiano in un’aria densa di luce gelida. Corri, stringimi e baciami, portami nel tuo mondo, potrai affogarmi nel tuo calore e rimboccarmi le palpebre con sogni ardenti, potrai sorreggere il mio corpo quando non saprò trovare il coraggio di alzarmi in volo, le tue ali forti di fiamme e immagini. E assalteremo i cieli con canzoni lacrimogene, la nebbia assurda dei sensi ci avvolgerà lieve, e quando come reazione chimica ci dissolverà saremo finalmente puri, scintille di stelle abbracciate nel cielo.
Come in una favola notturna, una visione ad occhi chiusi.